Giulia Pintus rilegge Federico Fellini

14|03|2021
Giuseppe Muroni


L’illustrazione dell’artista Giulia Pintus, presente nella home del sito di Giuseppe Muroni, è un tributo alla genialità di Federico Fellini, di cui si è celebrato da poco il centenario della nascita.

La contemporaneità di Fellini rivive nella necessità di compiere un viaggio meraviglioso nelle stanze segrete e intime del nostro inconscio, dove l’onirico dialoga col desiderio e l’impossibile diventa l’unico tracciato da seguire. Nelle società della simultaneità, frustrate dal controllo del tempo, il sogno diventa un rifugio di meditazione e salvezza ove far vivere le maschere archetipe che ci appartengono. L’opera di Federico Fellini viene riletta, quindi, da una prospettiva artistica in cui i tracciati emotivi, culturali, erotici e affettivi si intrecciano a quelli fantastici, architettonici, geografici.

Il paesaggio è abitato di musicisti e circensi, personaggi celebri dei suoi film, da Ciccio Ingrassia di Amarcord (1973) a Giulietta Masina de La strada (1954) da Roberto Benigni de La voce della luna (1990) ad Alberto Sordi de Lo sceicco bianco (1952), ed è impreziosito dall’immenso transatlantico Rex, che accompagna quella chiassosa tribù di protagonisti diventati immortali nella cultura popolare.

L’invito della Pintus è di aprire le porte alla capacità creativa, alle passioni sopite, ai fantasmi che coabitano il nostro presente. Le linee morbide, a tratti sinuose, i connotati fanciulleschi e dettagliati dei protagonisti e la gradazione della scala dei grigi ci proiettano in una dimensione altra, estiva e melanconica. Le luci del Rex indicano che il clima di festa in una sera mite può aprire la sfilata carnevalesca di ricordi della nostra vita passata.


Bozze dell'illustrazione: dietro le quinte.


Nello studio di Piacenza di Giulia Pintus


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